TORINO, Palazzo Madama, Museo Civico di Arte Antica, Tavola lignea San Pietro liberato dal Carcere. Scheda 1
Torino, Piazza Castello, Palazzo Madama, Museo Civico di Arte Antica. – Tel. 011-4433501 – fax 011-4429929
Descrizione: Tavola lignea 85×82,3 cm “San Pietro liberato dal Carcere” , inventario pittura n. 608.
La prima tavola rappresenta, a partire da sinistra, la liberazione di San Pietro incatenato dal carcere per mezzo dell’aiuto apportato da un angelo alato mentre sulla destra viene raffigurato il committente dell’opera che porta un manto con uno stemma raffigurante le chiavi su fondo rosso. Questo trattasi di Vincenzo Aschieri, a capo dell’Abbazia della Novalesa dal 1398. La sua identificazione e la dedica a san Pietro dell’altare maggiore della chiesa della Novalesa permettono di desumere con buona sicurezza la provenienza dell’opera dall’abbazia.
Il pannello faceva parte di una pala comprendente più elementi.
La posizione dell’abate, con le spalle alla scena, sul bordo della tavola, lascia supporre la presenza di una immagine di san Pietro, probabilmente in cattedra, al centro della composizione posta sull’altare. Le chiavi, emblema del santo riportate sullo stemma, simboleggiano la diretta dipendenza dell’abbazia dalla sede di Roma. Gli studi hanno portato a riconoscere in Jaquerio, che guardava alla cultura figurativa di Parigi, Digione e Bruges, uno dei protagonisti della stagione del Gotico internazionale nel ducato sabaudo.
Per la seconda tavola, vedi Scheda 2.
Queste due storie, molto colorite e piene di dettagli curiosi, sono state relazionate con l’intervento alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, in quanto il confronto tra il San Pietro dormiente nell’Orazione dell’Orto di Ranverso con le teste dipinte sulle due tavole rivela una somiglianza molto stretta.
Tipologia immagine: Tempera su tavola.
Periodo artistico: La realizzazione delle due tavole, che fanno sicuramente parte di un complesso di almeno altre quattro storie, è stata datata tra il 1405, il 1410 e il 1415.
Note storiche:
Di provenienza incerta, ma ipotizzabile dall’Abbazia di Novalesa, per la presenza nella prima tavola in basso a destra del committente dell’opera inginocchiato che indossa una tonaca nera, probabilmente identificabile in un abate di un grande monastero benedettino piemontese intitolato al nome di Pietro. Dal blasone del committente si ipotizza che si tratti di Vincenzo Aschieri, abate della Novalesa tra il 1398 e il 1452.
Bibliografia:
– E. Castelnuovo, G. Romano, Giacomo Jaquerio e il gotico internazionale, Palazzo Madama aprile-giugno 1979, Assessorato per la Cultura, Torino, pagg. 164-165-166
– A. Griseri, Nuovi riferimenti per Giacomo Jaquerio, in “Paragone”, luglio 1959 pagg.18-35
– Domenico Papa, Il Museo Civico d’Arte Antica di Torino, Allemandi & C., Torino 2006, p. 25
Url: http://www.palazzomadamatorino.it
Email: palazzomadama@fondazionetorinomusei.it
Fruibilità:
Il Museo è visitabile da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00 – sabato dalle 10.00 alle 20.00.
Rilevatore: Marina Fresia – aggiornamento Feliciano Della Mora 11/12/2022
Data ultima verifica sul campo: 2008-12-29