BASTIA MONDOVI’ (Cn), Chiesa di S. Fiorenzo.

Localizzazione e recapiti:

Istituto geografico De Agostini, Atlante stradale d’Italia, foglio 54.

Si arriva a Bastia uscendo al casello di Mondovì o a quello di Niella Tanaro dell’autostrada Torino – Savona.

La chiesa si trova fuori dell’abitato, vicino al cimitero, sulla strada che conduce a Niella Tanaro.

Descrizione:

Sulle pareti della chiesa, costituita da un’unica navata, gli affreschi sono suddivisi in 51 riquadri: sulla parete di controfacciata in nove riquadri sono rappresentati episodi della vita di Gesù, S. Lazzaro e una nobildonna; sulla parete di sinistra la passione di Gesù in 21 comparti; sulla parete di destra nove riquadri sono dedicati alla vita di S. Fiorenzo, altri 12 alla vita di S. Antonio Abate, mentre nella parte centrale sono affrescati il Paradiso con le opere di misericordia corporale, e l’Inferno con la cavalcata dei vizi.

Nel presbiterio sulla parete di fondo sono raffigurati al centro la Madonna in trono con il Bambino tra S. Martino e S. Fiorenzo, nel riquadro di sinistra il martirio di S. Sebastiano, in quello di destra S. Michele con S. Bartolomeo; nella parte superiore è affrescata la Crocifissione.

Sulla parete destra del presbiterio è rappresentato S. Giorgio, mentre sulla volta ci sono le immagini del Pantocratore e degli Evangelisti in trono.

Tipologia monumento:

Tipologia immagine: Affresco

Periodo artistico: x

Cronologia: XV sec.

Materiale informativo ed illustrativo:
Guida d’Italia del Touring Club Italiano, Piemonte, Milano 1976, pagg. 238-239.

Note storiche:

S. Fiorenzo, già parrocchia e ora cappella del cimitero, risale ai secoli XI-XII.

La chiesetta originaria è stata ampliata nel corso del XV secolo grazie a Bonifacio della Torre, alla cui famiglia Bastia era stata affidata nel 1409 dai Savoia.

L’ampliamento della chiesa e la ricchezza dei cicli affrescati si spiegano con la sua collocazione su una delle più importanti vie del sale, tramite di commerci tra il mare e il Nord e percorsa da numerosi viaggiatori.
All’interno del riquadro con la morte di S. Antonio Abate è leggibile la scritta: MCCCCLXXII DIE XXIII MENSIS IUNII HOC OPUS FECIT FIERI FACIUS TURRINUS.

La data del 1472 è forse riferibile solo al ciclo di S. Antonio Abate, attribuito al monregalese Giovanni Mazzucco o ad un artista a lui vicino.

La decorazione della chiesa è dovuta probabilmente all’attività di pittori itineranti che operavano in Liguria e nel Monregalese e risente, accanto a echi jaqueriani, di influenze provenienti dalla Liguria e dalla Lombardia.

Negli affreschi si sono rilevati (Griseri) la presenza di un’arte popolare “entro l’onda suscitata da Jaquerio” e rapporti con il teatro popolare; l’influenza del pittore torinese è stata ravvisata soprattutto nelle scene della Passione e dell’Inferno. Un precedente per gli affreschi di S. Fiorenzo è stato indicato nei dipinti della cappella di Missione di Villafranca Piemonte, dovuti ad Aimone Duce, pittore forse di origine pavese, la cui attività è testimoniata tra il 1403 e il 1461.

Bibliografia:
 – A. GRISERI, Jaquerio e il realismo gotico in Piemonte, Torino 1965, pagg. 96 ss, 131-132 n. 115.
– P. GASCO, (a cura di), Antichi affreschi del Monregalese, Cuneo 1965, pagg. 49-54, Appendice a cura di G. RAINERI, pag. 4, 8.
– N. CARBONERI, Antologia artistica del Monregalese, Torino 1971, pagg. 20-23.
– A. GRISERI, Ritorno a Jaquerio, in E. CASTELNUOVO – G. ROMANO (a cura di), Giacomo Jaquerio e il gotico internazionale, Palazzo Madama aprile – giugno 1979, Torino 1979, pagg. 15-21.
– S. BAIOCCO – S. CASTRONOVO – E. PAGELLA, Arte in Piemonte. Il Gotico, Ivrea 2003, pagg. 135 ss.

Url: http://www.sanfiorenzo.org

Email: sanfiorenzo@infinito.it

Note:

Associazione culturale S. Fiorenzo O.n.lu.s.

Per prenotazione visite:

e-mail: sanfiorenzo@infinito.it  – tel. 0174 60125 – 3384395585

 

Fruibilità:
Per le visite rivolgersi all’associazione culturale S. Fiorenzo.

Rilevatore: Maria Gabriella Longhetti

Data ultima verifica sul campo: 2009-02-28T00:00:00