VILLAFRANCA PIEMONTE (To). La Cappella di Missione.
La Cappella di Missione, nel territorio del Comune di Villafranca Piemonte.
Descrizione:
I primi decenni del XV secolo furono una stagione straordinaria per la pittura del Piemonte, felicemente inserito in un irripetibile contesto politico e culturale internazionale che comprendeva tutta l’area governata dal “bizzarro” duca Amedeo VIII di Savoia, detto “il pacifico”.
Amedeo VIII che divenne persino antipapa, con nome di Felice V, dominava, oltre al Piemonte, la Savoia e parte della Svizzera. La multinazionalità del suo ducato favoriva la fusione di culture vicine ma diversissime in un contesto di straordinaria ricchezza.
Amedeo VIII fu, tra l’altro, il fondatore dell’ordine militare di San Maurizio, poi trasformatosi nell’Ordine Mauriziano, al quale appartengono ancor oggi alcuni splendidi monumenti piemontesi.
Non a caso l’eccezionale fioritura pittorica di quel periodo viene definita gotico internazionale ed annovera, nel segno del più celebre esponente, ossia Giacomo Jaquerio, decine di altri artisti che hanno tramandato un patrimonio inestimabile.
Tra questi artisti, spesso ignoti, brilla Dux Aymo che ha lasciato la sua testimonianza più preziosa nella Cappella di Santa Maria Assunta della frazione Stella, poco fuori dell’abitato di Macello non lontano dal comune di Vigone e nella Cappella di Missione presso Villafranca Piemonte.
Vedi la scheda allegata con una presentazione dettagliata della Cappella Stella di Macello e quella di Missione a Villafranca Piemonte, … di Mario Busatto
Definire i rapporti tra l’arte di Giacomo Jaquerio e le opere di Dux Aymo o degli altri pittori contemporanei attivi nell’area alpina occidentale di Francia, Italia e Svizzera non è facile.
Sostenere che Jaquerio fosse una sorta di capofila sarebbe sicuramente azzardato ma è certo che sia i maestri di cui ci è stato tramandato il nome sia i numerosi anonimi che affrescarono, in quei decenni, le pareti di Chiese e Castelli si mossero nello straordinario ed irripetibile contesto del gotico internazionale secondo criteri ispiratori comuni a cui non erano certamente estranee la conoscenza reciproca, l’influenza della pittura lombarda e di quella borgognona.
Il realismo di Jaquerio si fonde così con la drammaticità del Maestro della Crocifissione (forse Antonius de’ Manzaniis) nella Chiesa di San Sebastiano a Pecetto Torinese, l’arguzia divertita di Guglielmotto Fantini si sposa con la leggiadria di certe figure femminili nel Castello della Manta o con certe ascetiche immagini degli anonimi frescanti del monregalese.
Ciò che sorprende ed affascina in questo gioco di reciproche influenze all’interno del gotico internazionale nell’area alpina occidentale è la varietà di personalità pittoriche che si riconoscono in un contesto estetico e culturale comune pur conservando ciascuna caratteristiche peculiari proprie.
Tipologia immagine: Affresco
Cronologia: XV sec
Rilevatore: Mario Busatto
Data ultima verifica sul campo: 2012-07-30T00:00:00
Allegato: aymo-dux-e-giacomo-jaquerio_2.pdf_0.pdf
Vedi anche: GLI AFFRESCHI DELLA CAPPELLA DI MISSIONE