PECETTO TORINESE (To). Chiesa di San Sebastiano (affreschi di pittori di scuola jaqueriana).
Localizzazione e recapiti:
All’estremità meridionale dell’abitato attuale, presso il cimitero, si trova la chiesa romanico-lombarda di San Sebastiano, parrocchiale "ad antiquo", dalla facciata spoglia, incentrata su un oculo ed un portale ogivale, che evidenzia lo spazio della nave centrale.
Descrizione:
L’interno a tre navate – con abside rivolta a E e sistema costolonato ad archi ogivali e volte a crociera – è adorno di affreschi illustranti episodi della vita di San Sebastiano e di altri santi, di scuola lombardo-piemontese dei sec. XV e XVI; tra i primi, importante è la Natività di Jacopino Longo (1508) sulla controfacciata.
Alla parete destra, Madonna del Rosario, santi e devoti (1608).
Nel presbiterio, a sinistra dell’altare, Madonna col Bambino e santi (1681); sulla parete di fondo, grande Crocefissione (c. metà del sec. XV).
Sulla volta del presbiterio, affreschi di Guglielmetto Fantini (storie di San Sebastiano e di Sant’Antonio Abate, evangelisti), pittore formatosi sugli esempi di Giacomo Jaquerio).
Tipologia monumento:
Tipologia immagine: Affresco
Periodo artistico: x
Cronologia: XV – XVI sec.
Materiale informativo ed illustrativo:
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Note storiche:
Il luogo è legato alla storia territoriale di Chieri.
A S dell’abitato, nell’area oggi compresa tra la chiesa di San Sebastiano e la frazione di San Pietro, era l’insediamento di "Covacium". menzionato nel 1064 tra i beni dell’abbazia di Nonantola, nel 1159 tra quelli dell’abbazia di San Solutore, quindi possesso dei Biandrate.
Nel 1224 gli uomini di "Covacium" vennero aggregati alla comunità di Chieri: la creazione nel 1227 di Pecetto quale borgofranco, con una torre di difesa, segnò la completa affermazione di Chieri contro i vescovi di Torino ed i conti di Biandrate, cui seguì il prevalere del nuovo insediamento sul precedente (testimoniato dall’elezione a pieve nel 1386).
Il borgo con opere difensive e ricetto passò nel 1542 sotto Torino.
Bibliografia:
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Url: x
Note:
Una presentazione completa degli affreschi all’interno si trova nell’allegato studio di Mario BUSATTO dal titolo: "Nel segno di Jaquerio a Pecetto".
Vedi anche l’allegato alla scheda dal titolo: "CHIERI (To). Duomo, la Cappella Gallieri"
Augusto CAVALLARI MURAT, Antologia monumentale di Chieri, Istituto Bancario San Paolo di Torino, Torino 1969.
Parte V. Cicli di affreschi locali e collezioni di tavole transalpine nei due secoli dell’Umanesimo.
Nella prospettiva sociologica locale, la cromatica spavalderia del "Maestro di Chieri" è contestazione ai condizionamenti borgognoni ed alle riforme padane.
Negli affreschi di Pecetto la "bottega di Jaquerio" adatta popolarmente le proposte formali di Ranverso e di Pianezza con la vena cortese di Manta.
pagg. 72-76
Fruibilità:
Chiavi presso il Comune, tel. 0118609218.
Rilevatore: Feliciano Della Mora
Data ultima verifica sul campo: 2010-03-21T00:00:00
Allegato: nel-segno-di-jaquerio-a-pecetto.pdf