LEMIE (To), fraz. Forno. La Cappella di San Giulio (con affreschi di scuola jaqueriana).

La cappella di San Giulio, nella borgata di Forno, risale al sec. XIV e alla generosità della famiglia Goffi. Ancora nella prima metà del 1800 si poteva leggere sulla facciata la dedicazione con la data del 1486.

Descrizione:
San Giulio è sconosciuto nelle Valli di Lanzo ed è invece legato alla zona di Orta, dalla quale provenivano molti immigrati a Forno.
La Cappella è molto semplice e costituita da un presbiterio quadrato cui venne aggiunto un atrio per i fedeli. L’interno è ad una navata coperta da una volta a botte con affreschi della seconda metà del XV secolo di un pittore sconosciuto che viene detto “maestro di Forno di Lemie”.
Analogie con opere coeve di altre chiese piemontesi sembrerebbero indicare un artista formatosi nella seconda metà del XV secolo in ambiente jaqueriano, forse addirittura un membro della famiglia Jaquerio. Si è pensato in particolare a Giorgio Jaquerio, presente in quegli anni a Ciriè, dove morì prima del 1530.
Sulla parete di fondo la Madonna in trono con il Bambino e a sinistra santa Lucia e il beato Amedeo IX di Savoia; a destra san Giulio che presenta alla Vergine tre personaggi che una sottostante iscrizione in caratteri gotici identifica con tre membri della famiglia Goffi.
Sulla parete di sinistra sono dipinti su due fasce, a partire dall’alto, le figure di San Michele Arcangelo, San Sebastiano, San Giovanni Battista, Santa Cristina e Santa Caterina.
Sulla parete destra vi sono Sant’Antonio Abate e San Giorgio che trafigge il drago e salva una damigella piangente. Quest’ultimo dipinto è notevole per la cromaticità e per la raffigurazione del paesaggio.
Sulla volta vi è l’immagine di Dio Padre e dell’Annunziata; sul lato sinistro dell’arco di ingresso del presbiterio, in origine sul cammino dei viaggiatori, è rimasta la parte superiore della figura di San Cristoforo.

Fonte:
http://archeocarta.org/lemie-to-cappella-san-giulio/

Una pubblicazione, a cura di Daniela Berta, con contributi degli storici dell’arte Claudio Bertolotto, già funzionario della Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, Gian Giorgio Massara, Adriano Olivieri e Luigi Rajneri, progettista e direttore dei lavori.
Le fotografie sono state realizzate da Enzo Isaia.

Cronologia: XV sec.

Materiale informativo ed illustrativo:
Il recente restauro:
Autori: Claudio Bertolotto, Gian Giorgio Massara, Adriano Olivieri, Luigi Rajneri.
Fotografie: Enzo Isaia.
Introduzioni: Compagnia di San Paolo, Alberto Tazzetti, Giacomo Lisa.
Designata come Polo dell’Arte del progetto Lungo la Stura di Viù, la cappella di San Giulio a Forno di Lemie è stata sottoposta a restauro insieme alla facciata della chiesa parrocchiale di San Martino a Viù e alla cappella della Confraternita nell’Antico Complesso Parrocchiale di Usseglio.
Il progetto, promosso e sostenuto dalla Compagnia di San Paolo con il bando del 2009 “Nuove Prospettive per le Valli di Lanzo”, in collaborazione con Comune di Viù, Lemie e Usseglio ha inteso valorizzare il territorio locale attraverso una gestione integrata del suo patrimonio artistico, culturale e paesaggistico.
L’intervento rende fruibile al pubblico il pregevole ciclo di affreschi quattrocenteschi custoditi dalla cappella, riferiti all’ambito di Giacomo Jaquerio: vero gioiello valligiano meritevole di essere valorizzato, visitato e studiato agevolmente.

Bibliografia:

Claudio BERTOLOTTO, Gian Giorgio MASSARA, Presenze pittoriche rinascimentali nelle Valli di Lanzo.
Cicli di affreschi a Lemie, Cappella di San Giulio, Oratorio della Confraternita del SS. Nome di Gesù, con una nota su Un frescante nel vallone d’Ovarda: 160 pagine, 93 illustrazioni (2015).
Il volume consente di allargare lo sguardo dai cicli affrescati delle cappelle di Lemie alla grande pittura tardomedievale in Piemonte. Emergono anche rapporti locali con Bracchiello (Ceres), Cantoira e il santuario di Santa Cristina. Sono inoltre indagati, sulla base delle testimonianze figurative e documentarie, i rapporti tra gli affreschi della cappella di San Giulio a Forno di Lemie e i committenti, i fratelli Goffi, esponenti di un’antica famiglia di imprenditori minerari e metallurgici.
Indice:
– GIAN GIORGIO MASSARA, Affreschi sulle Alpi: dal Piemonte alle Valli di Lanzo
Il Quattrocento: Citazioni – Dalla piana di Ciriè verso le Valli, sino al Canavese – Verso la Valle di Viù – La cappella di San Giulio a Forno di Lemie – L’oratorio della Confraternita del SS. Nome di  Gesù a Lemie – Considerazioni critiche – L’età della rinascenza fra draghi, troni sontuosi, città turrite – Riflessioni
Il Cinquecento: Esempi di pittura murale – Oldrado Perini
– CLAUDIO BERTOLOTTO, Gli affreschi della cappella di San Giulio a Forno di Lemie: il pittore e i suoi committenti. Il Maestro di Forno di Lemie.
Le armature dei santi guerrieri e la committenza dei fratelli Goffi: Le armature di san Giorgio e di san Michele Arcangelo ­– Le marche sulle armature – I fratelli Goffi e la tradizione imprenditoriale della famiglia – Flussi di persone e di manufatti metallici tra le Valli di Lanzo, la Valle di Susa e Avigliana – Le marche impresse sui prodotti delle fucine e le marche delle armature – «Amedeus Antonius et Johannes fratres filii quondam magistrij Petri Goffi»
– CLAUDIO BERTOLOTTO. L’oratorio della Confraternita del Nome di Gesù a Lemie: un ciclo di affreschi dedicato alla Vergine e un pittore senza nome.
– GIAN GIORGIO MASSARA. Un frescante nel vallone d’Ovarda.

Fruibilità:

In borgata Forno, rivolgersi alla sig.ra Tricca, tel. 0123 60233

Rilevatore: Feliciano Della Mora

Data ultima verifica sul campo: 2016-03-08

Allegato: la_cappella_di_san_giulio.pdf