ABONDANCE (Rhones Alpes – Francia), Abbazia di Notre-Dame de l’Assomption – Scheda 1.
Localizzazione e recapiti:
L’Abbazia sorge nella Valle di Abondance, nella regione francese di Rhône – Alpes, 930 slm, montagna, alla confluenza di due fiumi, la Drance e la Maléve; dista 27 Km. da Thonon-les Bains e 13 Km. dal confine svizzero.
Abondance è capoluogo del cantone con lo stesso nome. 74360 Abondance, tel./fax: 04 50 81 60 54.
Descrizione:
Gli affreschi del Chiostro rappresentano scene della vita della Vergine e di Gesù e ornano le strutture ad arco del chiostro, sopravvissute a incendi e vandalismi.
Le strutture dipinte misurano cm 375 di larghezza e cm 298 di altezza. Di 24 o 25 scene che decoravano il chiostro ne restano solo 6, altre 12 non possono essere identificate con certezza.
Galleria Nord (Scheda 1):
Ne resta solo un breve tratto con la porta, detta della Vergine, che permetteva ai religiosi di accedere alla chiesa dal chiostro.
Galleria Est (Scheda 2):
1. Matrimonio di Gioacchino e Anna (sparito?).
2. Annuncio a Gioacchino della nascita di Maria o Gioacchino tra i pastori (sopravvivono poche tracce. La scena è documentata ancora nel 1931).
3. Incontro di Anna e Gioacchino alla Porta d’Oro (sparito, ma non c’è alcuna prova della sua esistenza).
4. La Nascita della Vergine.
5. La Presentazione di Maria al Tempio (questi due molto degradati già nel 1889).
6. Tracce di pittura attorno a una statua della Vergine in maestà, quindi anteriori a essa.
Galleria Sud (Scheda 3):
1. Matrimonio della Vergine (quasi totalmente cancellato).
2. Annunciazione (stato eccellente nella parte superiore).
3. Visitazione (in buono stato, uno dei più caratteristici dell’insieme del ciclo).
4. Natività e Adorazione dei pastori (completamente leggibile).
5. Adorazione dei Magi (sparito, rimane la traccia di una groppa di cavallo).
6. Presentazione al Tempio e Circoncisione (molto degradato).
7.Strage degli Innocenti (sparito, ma segnalato nel 1863).
Galleria Ovest (Scheda 4):
1. Fuga in Egitto.
2. Gesù coi Dottori.
3. Le Nozze di Cana.
4. Annuncio alla Vergine della sua prossima morte, detto anche la Seconda Annunciazione (parte alta conservata in buono stato, ma i personaggi non sono più visibili).
I dipinti di Abondance sono stati realizzati con la tecnica “a fresco”, con finiture “a secco” realizzate a tempera.
È molto difficile datare con precisione i dipinti a causa della mancanza di documenti, dovuta anche alla loro dispersione in seguito alle vicende subite dall’abbazia nel corso dei secoli.
Si possono inserire genericamente nel vasto movimento culturale europeo che produsse quello che viene chiamato “stile gotico internazionale”.
Altrettanto difficile è l’attribuzione delle pitture, per la quale ci si deve affidare a prove indirette e confronti con altre opere sicuramente attribuite.
Giacomo Jaquerio e Jean Bapteur sono i due pittori che hanno lavorato ad Abondance, ma è molto controversa l’attribuzione all’uno o all’altro delle varie scene.
Di sicuro si sa solamente che entrambi lavorano per la corte sabauda nella prima metà del Quattrocento, proprio nella zona fra Ginevra e Thonon.
Clément Gardet è lo studioso che più di ogni altro sostiene, attraverso confronti puntuali, l’attribuzione della maggior parte delle scene all’atelier di Jaquerio, mentre altri confronti avvicinerebbero le opere all’atelier di Bapteur.
Si rimanda alla bibliografia per la discussione critica.
Tipologia monumento:
Tipologia immagine: Affresco
Periodo artistico: x
Cronologia: XV sec.
Materiale informativo ed illustrativo:
– Depliant “Cenni storici dell’Abbazia di Abondance” in varie lingue. Ciclostilato in proprio. Senza data.
– Depliant dell’Ufficio del Turismo «Villes et Pays d’Art et d’Histoire» Région Rhône-Alpes.
Note storiche:
La leggenda attribuisce a San Colombano, irlandese, la fondazione dell’abbazia, ma la data, seppure incerta, è da porre probabilmente nel 1043 quando Luigi, della potente famiglia dei Féternes, dona la vallata ai Canonici dell’Abbazia di St. Maurice d’Agaune.
Al 1108 è datato il Codice di fondazione del Priorato a cura di Herluin. Intorno al 1140 il priorato diventa abbazia e si procede alla costruzione della prima chiesa e del primo chiostro.
La costruzione dell’abbazia si protrae probabilmente dal 1275 al 1355.
Nel 1430 un arbitraggio del duca sabaudo Amedeo VIII decreta la fine dell’autonomia della vallata.
Probabilmente a quest’epoca risale la commissione degli affreschi a Jaquerio o a Bapteur, che erano i pittori di corte del Duca sabaudo.
Nel 1440 l’abbazia subisce un primo grave incendio e nel 1475 viene occupata dai Vallesi.
Una nuova invasione vallese da parte dei protestanti di Berna avviene nel 1536, ma con il trattato di Cateau Cambrésis Abondance ritorna ai Savoia.
Nel 1633 un altro grave incendio devasta l’abbazia: vengono distrutti il nartece e parte della navata.
Sarà il cardinale Maurizio di Savoia che farà edificare la parte del monastero.
Nel 1761 il papa manda via dall’abbazia i Foglianti che ivi erano stati insediati da San Francesco di Sales nel 1607 al posto dei Canonici.
Nel 1792 i francesi entrano in Savoia, la quale diventa dipartimento del Monte Bianco e Lémano, e costringono alla fuga i parroci e i sacerdoti della zona, mentre altri vengono fucilati a Thonon.
Nel 1795 l’abbazia viene venduta con i suoi beni, mentre J.F. Blanc ricopia gli archivi.
Nel 1836 il canonico Sallavuard ricompra il monastero e vi installa le scuole, il palazzo municipale e il presbiterio. Il Vicario, nel 1839, fa ridipingere la chiesa e fa restaurare l’organo, poi, nel 1898, monsignor Issard benedice la prima pietra della ricostruzione della facciata e dell’ingresso della navata.
Solo nel 1905 viene ricollocato l’organo sulla tribuna.
Nel 1986 vengono installate tre vetrate dedicate a San Francesco di Sales, al Beato Ponce de Faucigny e al Beato Jean d’Abondance.
Bibliografia:
– A.M. Brizio, La pittura in Piemonte, Paravia, Torino 1942.
– M. Roques, Les Peintures du sud-est de la France (tesi), Picard, Paris 1961.
– C. Gardet, La peinture du Moyen-Age en Savoie 1965.
– AA.VV., Jaquerio e il gotico internazionale, Catalogo della Mostra, Torino 1979.
– AA.VV., Fresques et peintures murales en pays de Savoie, Société savoisienne d’histoire et d’archéologie, Chambery 1988.
– J.-M. Benand, Abondance. Les peintures murales du cloitre de l’abbaye. Edizione La Fontaine de Siloé. Montmélian Cedex 2000.
Url: http://www.abbaye-abondance.org
Email: info@abbaye-abondance.org
Note:
Articoli e recensioni:
– E. Castelnuovo, «Affreschi gotici francesi», Paragone n.63, Firenze 1955.
– L. Mallè, «Elementi di cultura francese nella pittura gotica tarda in Piemonte», Scritti di storia dell’arte in onore di Lionello Venturi, vol.II, Roma 1956.
– C. Gardet, «Les fresques d’Abondance», La Revue Savoisienne, Académie florimontane, Annecy 1976.
– E. Castelnuovo, «Les fresques du cloître d’Abondance», Amédée VIII – Félix V premier duc de Savoie et pape (1383-1451), Bibliothéque historique vudoise, n103, Lausanne 1992.
– «Les peintures du cloître de l’abbaye d’Abondance» in Moyen-age n.67, nov.-déc. 2008
Fruibilità:
Il chiostro è accessibile al pubblico con orari diversi secondo le stagioni.
Chiusura 25 dicembre, 1° gennaio e dalla fine delle vacanze di Ognissanti all’inizio delle vacanze di Natale.
Rilevatore: Patrizia Figura
Data ultima verifica sul campo: 2007-11-30T00:00:00